Sul sequestro e relativo blocco della circolazione sul ponte della E45, il 29 gennaio 2019 l'Anas ha dichiarato che il viadotto non presenta alcun rischio per il transito dei veicoli, anche di quelli pesanti. Si può quindi riaprire subito la strada. La parola passa ai giudici.

Mentre la Magistratura continua a tenere sotto sequestro il viadotto Puleto della Statale 3bis, con il divieto di transito in entrambe le direzioni tra tra Canili e Valsavignone, l'Anas ribadisce che sulla base delle sue rilevazioni tecniche, il ponte è sicuro per il passaggio dei veicoli, anche quelli pesanti. Lo fa in una nota dove premette che "non risulta che, altri soggetti diversi da Anas, precedentemente al sequestro, abbiano effettuato sul viadotto Puleto alcuna prova di significato ingegneristico, quali ad esempio prove sperimentali, distruttive o non distruttive, prelievi di campioni idonei da analizzare in laboratorio, saggi, misurazioni".
Anas precisa che "i rilievi fotografici realizzati con l'utilizzo di droni forniscono informazioni dello stato del degrado superficiale delle opere, ma devono essere necessariamente integrate da indagini e prove ingegneristiche su cui basare il calcolo strutturale o l'analisi tensionale dell'opera necessaria a determinare le condizioni di sicurezza strutturale del viadotto. Attività, questa, che Anas ha condotto fin dal 2010 attraverso una specifica campagna di indagini sulla qualità e la effettiva resistenza dei materiali in opera e sulla profondità del degrado dei calcestruzzi".

Da queste indagini approfondite svolte dall'Anas "non è risultata alcuna criticità per la sicurezza della circolazione e si è invece evidenziata l'opportunità di progettare, finanziare ed appaltare un intervento di risanamento del degrado superficiale e di adeguamento sismico del viadotto, per circa 2,5 milioni di euro di investimento complessivo, già consegnato lo scorso mese di dicembre all'impresa per l'inizio dei lavori".
La società ha svolto un'ulteriore analisi tensionale dopo il sequestro del viadotto Puleto, rispettosa dell'ultima e più severa normativa tecnica del 2018 (pur non essendo ciò necessario poiché l'opera è realizzata in epoca precedente e deve rispondere a normative meno impegnative) da cui emerge "il soddisfacimento dei coefficienti di sicurezza a pieno carico (cioè con tutte le corsie di marcia transitabili anche dai mezzi pesanti) degli elementi strutturali quali pile, impalcato e appoggi (baggioli)". Quindi, per l'Anas il viadotto si può riaprire anche subito.

(fonte trasportoeuropa.it)

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