La mattina del 25 febbraio 2023 un incidente sul lavoro che ha causato la morte di un autista di veicoli industriali sull’autostrada A1 ha raccolto l’attenzione di numerosi giornali. Lo ha fatto soprattutto sia per la modalità dell’incidente, perché il veicolo è precipitato del viadotto Marinella e poi si è incendiato, sia perché l’evento è stato ripreso dalle videocamere. Ma casi simili accadono, anche se per fortuna non sempre causano la morte del conducente (e in questi casi di fortuna ce ne vuole molta).

Nell’evento del 25 febbraio il camion ha urtato ben due guard-rail, come ha dichiarato a Isoradio Matteo Marvogli, direttore di Tronco di Firenze di Aspi: “Nell’affrontare una curva, il veicolo ha prima perso il controllo andando a urtare la barriera di sicurezza sul lato sinistro poi, a seguito dell’impatto, ha invertito rapidamente la sua direzione andando a urtare con elevato angolo di incidenza la barriera di sicurezza posta sul lato destro, abbattendola e cadendo oltre il viadotto. A seguito dell’incidente il mezzo è andato in fiamme".

La stampa locale ricorda che più volte gli abitanti dell’area sotto i viadotti autostradali posti tra Calenzano e Barberino del Mugello ne hanno segnalato la pericolosità e si sono registrati altri incidenti simili. Anche il sindacato Filt Cgil ha sottolineato la frequenza d’incidenti in quel tratto autostradale.

Probabilmente in questo caso la caduta era inevitabile, ma è sempre così? Una domanda che bisogna porsi, perché solo nel mese di febbraio si registrano almeno due incidenti pericolosi su ponti. Alle 14.00 dell’8 febbraio un autoarticolato è caduto da un viadotto dell’autostrada A6, tra Ceva e Millesimo, probabilmente per lo scoppio di uno pneumatico del semirimorchio. Quest’ultimo è sbandato, trascinando il trattore nel vuoto per quindici metri. L’autista è rimasto vivo, anche se in gravi condizioni, così come ne sono usciti vivi i sette operai che lavoravano a un cantiere posto proprio ne punto dell’incidente e che in quel momento erano in pausa pranzo.

Appena due giorni dopo l’incidente dell’A1 si è sfiorata un’altra tragedia a Firenze, dove un autoarticolato che stava percorrendo il ponte della Vittoria si è rovesciato finendo in bilico tra il ponte e il fiume Arno. Una situazione che ha permesso all’autista di uscire da solo dalla cabina indenne. E scorrendo indietro nelle cronache incidenti analoghi sono avvenuti sulla superstrada E45, sulla Cisa e nei tratti autostradali liguri. In alcuni casi sono stati rinforzati i guard-rail, ma ciò non basta. Ci vuole quindi maggiore attenzione, sia da parte dei gestori delle infrastrutture, sia da parte degli autisti.

(fonte trasportoeuropa.it)

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