Mentre il 7 aprile 2020 le principali associazioni dell’autotrasporto hanno ribadito alla ministra dei Trasporto, Paola De Micheli, la richiesta di modificare temporaneamente le norme sui tempi di guida e di riposo degli autisti di veicoli industriali per affrontare l’emergenza Covid-19, alcune grandi imprese di autotrasporto, operanti soprattutto nel container, hanno dichiarato che non ritengono necessario questo provvedimento. In tal senso si sono già espresse Autamarocchi, T.I.E. e Genova Trasporti Intermodali.

Ma il dissenso emerge anche all’interno delle stesse associazioni che hanno chiesto la deroga. Il 4 aprile le rappresentanze genovesi di Confartigianato, Fai e Fiap hanno inviato una lettera alle loro direzioni nazionali con cui si dissociano dalla richiesta di modifica dei tempi di guida. Tale richiesta, spiegano i rappresentanti territoriali genovesi “ha ingenerato, nella maggior parte delle imprese da noi rappresentate, una certa perplessità circa la reale necessità di chiedere tale deroga e non poche difficoltà nei rapporti con i lavoratori e con le organizzazioni sindacali di riferimento”.

La lettera continua illustrando quelli che sono ritenuti dalle imprese i provvedimenti necessari, come un reale sostegno economico e la certezza dei pagamenti, “non ritenendo strategico e nemmeno produttivo puntare sulla richiesta di ulteriori sforzi da parte del personale viaggiante, soprattutto se la conseguenza comporta un ulteriore dispendio di energie e risorse per gestire eventuali stati di agitazione”.

La vicenda è iniziata con la richiesta da parte di Unatras, Anita e Trasportounito di allungare i tempi di guida e ridurre quelli di riposo degli autisti in via temporanea, come hanno fatto alcuni Paesi europei e come consente il Regolamento comunitario nelle situazioni di emergenza. In particolare, chiedono alla ministra dei Trasporti un aumento delle ore di guida giornaliere da nove a undici, di quelle settimanali da 56 a 60 e di quelle settimanali da 90 a 100, riducendo il riposo giornaliero ordinario da undici a nove ore.

Inoltre, chiedono la possibilità di svolgere due riposi settimanali ridotti consecutivi, rinviando quello regolare alla terza settimana, senza compensazione per i due precedenti riposi settimanali ridotti. Ma anche su queste richieste non c’è unanimità a livello nazionale. La Fiap, che aderisce a Unatras, ha una richiesta più attenuata, che consiste nel non sanzionare i superamenti delle ore di guida fino al dieci percento del valore massimo.

(fonte trasportoeuropa.it)

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