Un mese dopo l'incontro con il vice-ministro Rixi, l'unione dell'autotrasporto aspetta ancora i provvedimenti richiesti. Intanto è emerso un altro problema, quello del pagamento del contributo all'Autorità dei Trasporti.

Lo scorso ottobre, i rappresentanti di Unatras incontrarono in vice-ministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, uscendo soddisfatti per le dichiarazioni e gli impegni presi dall'esponente governativo. In questo periodo però non è accaduto nulla di significativo, anzi la situazione è peggiorata per gli autotrasportatori, perché un emendamento al Decreto Emergenze stabilisce che anche le aziende di autotrasporto devono pagare il contributo all'Autorità dei Trasporti. Ciò si aggiunge alla lunga lista delle questioni rimaste sospese: l'eliminazione del previsto taglio del 15% al rimborso accise sul gasolio; l'affidamento anche alle officine private delle revisioni dei mezzi pesanti; il fondo per il rinnovo del parco veicoli; il riordino della normativa sui trasporti eccezionali; l'implementazione di controlli specifici per il contrasto alla concorrenza sleale; la ripubblicazione dei valori di riferimento dei costi di esercizio; la certezza dei tempi di pagamento. Per sciogliere questi nodi, Unatras ha inviato al ministero dei Trasporti il 15 novembre una lette in cui chiede una convocazione urgente, riservandosi di " valutare all'interno dei propri organi, che si riuniranno entro fine mese, le decisioni conseguenti".

(fonte trasportoeuropa.it)

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