Il 31 gennaio 2023 si è svolta a Roma una riunione tra i ministri dei Trasporti italiano, Matteo Salvini, e tedesco, Volker Wissing, cui hanno partecipato anche le associazioni dell’autotrasporto. I ministri hanno affrontato “i principali dossier d’interesse comune” – come scrive una nota del ministero - tra cui le limitazioni e i divieti di circolazione imposti dall’Austria lungo l’asse del Brennero. La riunione è durata un paio di ore, durante le quali gli autotrasportatori hanno esposto le loro posizioni contro i provvedimenti austriaci.

Il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, ha sottolineato che gli sforzi dei ministri dei Trasporti dei due Paesi non hanno avuto alcun successo finora “in quanto le ostruzioni del governo tirolese sono aumentate nel corso degli anni invece di ridursi”, aggiungendo che “nei vari punti di misurazione delle emissioni posti lungo il corridoio del Brennero non è stato rilevato negli ultimi anni nessun superamento dei valori limite previsti dalla normativa comunitaria”.

Sull’alternativa ferroviaria, Baumgartner ha spiegato che l’attuale asse porta circa 15 milioni di tonnellate l’anno, sfiorando il limite della sua capacità: “Il mantenimento dell’attuale ripartizione modale, in attesa dell’apertura della galleria di base del Brennero prevista per il 2033, causerà un incremento del 34% del volume di merci trasportate su rotaia. La ferrovia in Svizzera crea più tonnellaggio rispetto al Brennero solo perché lì sono disponibili due infrastrutture ferroviarie non perché la ferrovia attraverso il Brennero non verrebbe utilizzata in maniera adeguata”.

Anita ha portato alla riunione le richieste già illustrate nelle scorse settimane, ossia “l’abolizione del doppio pedaggio notturno da Innsbruck al Brennero, l’abolizione del divieto di circolazione notturna sulla A12, l’abolizione del divieto del sabato mattina e la modifica del divieto settoriale di circolazione, che dovrebbe riguardare solo i trasporti di lunghezza superiore a 700 km e includere anche il traffico di destinazione e origine dal Tirolo”.

Inoltre Anita propone di modulare i pedaggi autostradali in base alle fasce orarie, con valori più alti nelle ore di punta e più bassi di notte e ribadisce l’opposizione al sistema di prenotazione di slot, che recentemente è stato proposto per l’autostrada A22. Tale sistema “non solo sarebbe difficile da realizzare, ma costituirebbe una significativa restrizione alla circolazione delle merci”.

Dopo l’incontro, il presidente di Unatras, Amedeo Genedani, ha detto di confidare nella collaborazione tra Italia e Germania “per risolvere una volta e per tutte la grave ed annosa questione della libera circolazione delle merci attraverso il Brennero” e ha chiesto ai Governi, se necessario, anche di attuare “iniziative di reciprocità nei confronti di chi si ostina ad ostacolare i nostri trasportatori e i nostri traffici economici”.

Soddisfatto dell’incontro anche il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, che ha apprezzato “l’impegno a individuare una soluzione condivisa e decisa per superare un problema che danneggia la nostra economia, insieme a quella della Germania”. Egli ritiene “inaccettabile” l’idea della prenotazione sull’autostrada A22, che è stata rilanciata all’incontro dal presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher e ha ribadito la richiesta dell’abolizione dei divieti di circolazione notturni imposti unilateralmente dall’Austria.

Sul fronte opposto, la giunta provinciale di Bolzano si è dichiarata contraria alla procedura d’infrazione nei confronti dell’Austria, chiesta dal ministro Salvini. In una conferenza stampa, il presidente della Provincia ha dichiarato che “è un fatto che la capacità di trasporto dell’Autobrennero è limitata e sempre più mezzi vogliono utilizzare questo corridoio. La decisione del Tirolo ha degli effetti collaterali indesiderati sugli altri territori e da sola non può dare i risultati sperati”.

Per questo motivo, aggiunge Kompatscher “va individuato un sistema di dosaggio del traffico che però parta da Verona e arrivi fino in Baviera, in collaborazione tra gli Stati, per non avere effetti protezionistici e garantire anche la tutela del territorio e la mitigazione dell’inquinamento".

(fonte trasportoeuropa.it)

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